Il Kingston KC3000 adotta l’ormai classico fattore di forma M.2 2280. Le dimensioni sono dunque di 80 mm di lunghezza, 22 di larghezza e 3,5 mm di spessore. Il peso si attesta a circa 10 g (9,7 g per l’esattezza) per i modelli da 2TB e 4TB mentre scende di un paio di grammi (7 g) per i modelli da 512GB e 1TB. Passando all’estetica non c’è molto di diverso o particolare rispetto ad altre unità.

Il PCB è di colore nero e superiormente troviamo una placchetta/adesivo (con giusto il brand, modello e tipologia di interfaccia) in alluminio (Kingston riporta essere anche in grafene ma così non è purtroppo) che assolve a funzione di dissipatore di calore. Sappiamo bene che lo spessore e la tipologia di questi ‘’adesivi/dissipatori’’ è funzionale fino ad un certo punto visto che tali unità sempre più veloci in molti casi scaldano abbastanza in situazioni di carichi di lavori sostenuti.

Nel complesso l’aspetto e design totalmente nero con giusto una grafica leggermente accattivante rende ben matchabile l’unità con molte Build.

Nel lato posteriore troviamo un altro adesivo con informazioni quali brand, capacità, firmware, certificazioni e altro.

Inutile soffermarci anche sul classico pettine/connettore M.2.

Ora, molti di voi si chiederanno cosa si cela sotto questi due ‘’adesivi’’. Per rendere il tutto più semplice e veloce ma non meno dettagliato andremo a utilizzare le info fornite direttamente dal brand. Dunque come controller il KC3000 utilizza il più recente e veloce controller Phison PS5018-E18 con interfaccia PCIe 4.0 a otto canali. Tale controller è prodotto con il processo produttivo a 12 nm di TSMC e utilizza una CPU a 5 core Arm Cortex R5.

Affiancato a questo controller di Phison troviamo, per il modello da 2TB, otto chip NAND TLC di Micron 176 layer.

Completano la dotazione componentistica due chip Kingston DDR4-2666 per un totale di 2 GB per i processi di caching.

Non ci resta ora che passare alla fase di test.